Il Golem, di Gustav Meyrink
Il Golem è un romanzo scritto nel 1914 dallo scrittore austriaco Gustav Meyrink, ambientato nel ghetto di Praga. La storia è basata sulla leggenda di un rabbino che avrebbe costruito e dato vita con i poteri della Kabbalah ad un gigante in argilla, denominato nella tradizione ebraica, Golem.
In realtà si tratta solamente di un pretesto e l’opera di Meyrink già dal suo incipit si incanala in percorsi e suggestioni differenti.
Il Golem – trama
Il Golem di Meyrink è incentrato sulla vita di Athanasius Pernath, un gioielliere ebreo che vive nel ghetto di Praga. Impareremo presto però che in questo libro nulla è come sembra e l’io narratore è un uomo che per uno strano incanto (un banale scambio di cappelli) si ritrova a vivere la vita di Pernath; Frequenta il ghetto, vive i ricordi di Athanasius e interagisce con le stesse persone da lui conosciute. Al quotidiano, fa da sfondo, discretamente, la figura metafisica del golem, l’anima ebraica riportata alla vita dalle sofferenze del popolo.
Il golem è un romanzo complesso, dall’ossatura onirica, nel quale come in puzzle si intrecciano le allucinazioni del protagonista; discernere fra sogno e realtà, comprendere dove inizino e finiscano i deliri di Pernath, inclusa la presenza stessa del golem, diventa estremamente complicato . Meyrink, nel suo golem, riversa molte delle sue quotidiani visioni e lascia ampio spazio alle scienze dell’occulto di cui egli era grande conoscitore e praticante.